Assemblea UCIMU: produzione in calo, export record, sfide geopolitiche e focus sulla Transizione 5.0

Nel 2024 l’industria italiana delle macchine utensili, robot e automazione ha registrato un calo generalizzato, in linea con la contrazione della domanda interna. Tuttavia, l’export ha raggiunto un nuovo record, segnalando una tenuta competitiva sui mercati esteri.
Durante l’Assemblea UCIMU del 1° luglio 2025, il presidente Riccardo Rosa ha illustrato i dati aggiornati e le previsioni per il 2025, insieme al contributo del presidente di Federacciai, Antonio Gozzi.

Bilancio 2024 del settore manifatturiero italiano delle macchine utensili
Secondo i dati UCIMU – Centro Studi & Cultura d’Impresa:
- produzione totale: 6.327 M€, –16,9% rispetto al 2023
- consegne mercato interno: 2.054 M€, –39,5%
- consumi domestici: 3.707 M€, –36,3%
- importazioni: 1.653 M€, –31,8%
- export: 4.273 M€, +1,2% (nuovo record)
- rapporto export/produzione: 67,5% (in crescita dal 55,5%)
- capacità produttiva media: 77,3% (vs. 86,2% nel 2023)
- carnet ordini: 6,5 mesi (da 7,3 mesi)
- fatturato complessivo: 9.340 M€.
Mercati esteri trainanti: USA, India e Svezia in forte crescita
Le esportazioni italiane di macchine utensili hanno segnato performance contrastanti a seconda dei mercati di destinazione:
- Stati Uniti: 629 M€, +10,9%
- Germania: 365 M€, +1,6%
- India: 185 M€, +58,3%
- Svezia: 92 M€, +71,4%
- Messico: 176 M€, –9,9%
- Cina: 240 M€, –16,3%
- Francia: 204 M€, –17,6%.
Previsioni 2025 per l’industria italiana delle macchine utensili
UCIMU Sistemi per Produrre prevede un moderato miglioramento per il 2025, con tutti gli indicatori in ripresa:
- produzione: +2,6% → 6.490 M€
- export: +1% → 4.315 M€ (nuovo record)
- consegne interne: +5,9% → 2.175 M€
- consumi interni: +5,5% → 3.910 M€
- importazioni: +4,9% → 1.735 M€.
Strategia UCIMU e proposte per la politica industriale
Il presidente Riccardo Rosa ha sottolineato: «Serve investire in innovazione, formazione e conoscenza del contesto. Le incertezze geopolitiche e commerciali impongono un’accelerazione verso la competitività». Punti strategici proposti:
- incentivare le macchine utensili digitali e green (AI, sensori, visione, interconnessione)
- proseguire con i crediti d’imposta 4.0 e 5.0
- introdurre incentivi strutturali, per aiutare le PMI nella pianificazione a lungo termine
- sostenere l’allineamento con il piano di rilancio industriale tedesco.

Geopolitica, dazi e automotive: le sfide esterne
Focus:
- richiesta di neutralità tecnologica sulla transizione energetica nell’automotive
- urgenza di politiche industriali europee coordinate
- necessità di trasformare gli impianti manifatturieri per nuovi comparti come difesa e aerospace
- riflessione sull’effetto domino dei dazi USA, anche indiretti sulle filiere globali
«Il nostro export negli USA ha superato i 600 M€. L’incertezza è il vero freno agli investimenti», ha sottolineato Rosa.
Formazione: priorità per la transizione tecnologica
Obiettivi di UCIMU Academy:
- colmare il gap di competenze tra domanda e offerta
- collaborazioni con: scuole superiori tecniche, università, fondazioni ITS Academy
- formare giovani tecnici in grado di gestire macchine intelligenti, digitali e interconnesse.
Competitività e innovazione al centro del rilancio
Il 2024 segna una battuta d’arresto per il settore italiano delle macchine utensili, ma le opportunità non mancano: l’export tiene, il 2025 mostra segnali di ripresa, e l’industria può contare su know-how, innovazione e capitale umano.
a cura di Maria Bonaria Mereu
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