P Robot è il sistema lanciato da Salvagnini che combina pannellatrice e robot per rispondere alle singole esigenze produttive garantendo il massimo della flessibilità e della produttività.
Nell’attuale panorama industriale nazionale e internazionale, le aziende si trovano di fronte a sfide sempre più impegnative. In particolare, negli ultimi anni, le esigenze del comparto sono notevolmente mutate: dalla produzione in serie con grandi lotti si è passati a produzioni in lotti medio-piccoli o produzioni just-in-time. Alto indice di rotazione dei codici, tempi di consegna più rapidi e una costante carenza di personale altamente qualificato hanno spostato l’attenzione sull’automazione e sulla robotizzazione, che consentono di estendere la produzione oltre i tradizionali turni di lavoro presidiati e di dedicare gli operatori ad attività ad alto valore aggiunto. La robotizzazione rimane una tendenza attuale e sempre più diffusa. Nel 2023, le nuove installazioni di robot nell’industria manifatturiera hanno raggiunto un massimo storico di 517.385 unità, registrando un aumento del 31% rispetto all’anno precedente. Secondo l‘IFR, il numero totale di robot in uso supera i 3,5 milioni.
In questo contesto, Salvagnini ha introdotto P-Robot, un’applicazione innovativa che unisce una pannellatrice e un robot per la produzione autonoma di kit, lotti e pezzi singoli. Questa soluzione rappresenta un’efficace combinazione di tecnologie avanzate per migliorare l’efficienza e la produttività nell’ambito della lavorazione industriale.
«Affrontiamo da tempo – spiega Nicola Artuso, Product Manager di Salvagnini per le tecnologie di piegatura – la robotica applicata alla lavorazione della lamiera. Volevamo però una soluzione smart, molto più semplice di quelle disponibili sul mercato: più semplice da programmare, più semplice da utilizzare, capace se possibile di elevare a potenza la flessibilità e la produttività delle nostre pannellatrici. E volevamo fosse una soluzione adatta anche alle nostre pannellatrici compatte, non soltanto a quelle automatiche. Con P-Robot siamo certi di avere centrato l’obiettivo».
Pannellatrice e robot, unione vincente
L’approccio di progettazione di P-Robot si è concentrato sul risolvere le sfide comuni associate alle soluzioni robotizzate standard, offrendo una risposta alle richieste del mercato. La sua concezione mira a garantire un layout compatto e modulare, un’integrazione impeccabile sia dal punto di vista hardware sia software, e una semplificazione significativa delle attività di programmazione del robot. Inoltre, offre un grado di personalizzazione elevato per adattarsi alle esigenze specifiche della produzione industriale.
«P-Robot può integrare P1, P2 e P4», continua Artuso «La pannellatrice è una pannellatrice standard, proprio come il robot, una scelta che ha grossi vantaggi in termini di certificazioni. Per il robot abbiamo scelto un partner che ci permette, pur lavorando in sicurezza, di muoverci in prossimità del campo di lavoro: questo si traduce in un layout estremamente compatto. Ma non abbiamo rinunciato a modularità e adattività: in base alle specifiche esigenze di ciascun cliente, al suo prodotto e a un approfondito studio di fattibilità dotiamo il robot di organi di presa adeguati, per ottimizzare i cicli di carico/scarico della lamiera, migliorare la cadenza produttiva e minimizzare i tempi di attesa. P-Robot prevede soluzioni con solo asservimento di carico/scarico e sistemi più complessi per la movimentazione automatica dei pallet o con integrazioni di terza parte, per esempio con stazioni di formatura degli angoli, etichettatura, marcatura laser, rivettatura e saldatura».
Pannellatrice con sistema smart teaching
Nei sistemi complessi di automazione industriale, l’integrazione delle diverse tecnologie è fondamentale. In questo contesto, P-Robot offre un’ottimizzazione del processo grazie alla profonda conoscenza di Salvagnini su ogni aspetto della pannellatrice e una visione completa anche sul funzionamento del robot. Questa sinergia rende il robot un’estensione della pannellatrice, con impatti positivi evidenti anche sulla programmazione, elemento chiave di P-Robot.
«La pannellatrice è una pannellatrice standard: come qualsiasi altra pannellatrice Salvagnini nella gran parte dei casi si programma in ufficio – spiega Artuso – Il programma, realizzato con StreamBend, può essere utilizzato senza modifiche sia su P-Robot sia su pannellatrici senza robot, ovviamente a patto che siano pannellatrici Salvagnini. A bordo macchina il software Move acquisisce il programma di pannellatura, da cui ricava le dimensioni dello sviluppato e del pannello finito che utilizza per elaborare automaticamente le traiettorie del robot. L’operatore dovrà semplicemente confermare o, se necessario, modificare alcune posizioni di verifica per completare la programmazione del robot. Move gestisce autonomamente anche i movimenti intermedi del robot e all’operatore sono richieste solo movimentazioni ridotte. Parliamo insomma di un vero e proprio sistema di smart teaching, che rende di fatto inutile la programmazione offline del robot».
Sviluppo continuo e nuove funzionalità
Come l’intera gamma prodotto Salvagnini, P-Robot affronta uno sviluppo continuo, evolvendo nel tempo in funzione delle richieste del mercato. Rispetto al primo modello, P-Robot ha già introdotto alcuni sviluppi. Il primo è la gestione degli intercalari per separare, se necessario, le singole parti prodotte. Il secondo è la possibilità di impilare i particolari a libro, in verticale.
«Ulteriori, piccoli avanzamenti – aggiunge ancora Artuso – che puntano a migliorare la flessibilità dell’applicazione. È questo il percorso di sviluppo che immaginiamo d’ora in avanti per P-Robot: il mercato esprimerà delle esigenze, delle richieste, cui risponderemo di volta in volta con nuove funzionalità più o meno sostanziali. E una volta sviluppate, queste nuove funzionalità saranno disponibili per tutti i successivi modelli di P-Robot che andremo a consegnare».
Il massimo della flessibilità e produttività con P-Robot
Uno dei punti di forza distintivi di P-Robot è la sua natura estremamente versatile e aperta. Questo sistema non è isolato o chiuso, ma permette di estendere la flessibilità e la produttività delle pannellatrici Salvagnini adattandosi alle esigenze contingenti del processo produttivo. In turni non presidiati o quando un singolo operatore gestisce più sistemi, P-Robot opera in modalità R2R (Robot to Robot), occupandosi del carico, scarico ed eventualmente impilamento delle parti. Ma non si tratta di una strategia esclusiva: la stessa P-Robot può, senza soluzione di continuità e senza riattrezzaggi, lavorare in modalità differenti. In modalità R2H (Robot to Human) si occupa solamente del carico dello sviluppato assegnando all’operatore lo scarico del pannello. Si tratta di una strategia vantaggiosa se l’operatore deve completare la lavorazione del pannello in una stazione di lavoro differente, per esempio con una pressa piegatrice o una saldatrice. In modalità H2R (Human to Robot) è l’operatore a caricare lo sviluppato sul campo di lavoro, il robot scarica il pannello a fine ciclo: una strategia utile per gestire produzioni a lotto unitario estremamente diversificate. Senza dimenticare che la pannellatrice rimane comunque disponibile per eventuali lavorazioni completamente gestite dall’operatore.
«Per sintetizzare il concetto – conclude Artuso – P-Robot definisce un nuovo paradigma della configurazione pannellatrice con robot, estendendone al massimo flessibilità e produttività. Ma P-Robot è anche un’automazione, perché automatizza alcune fasi del processo di pannellatura e, come tutte le automazioni, può contribuire a migliorare l’efficienza e a ridurre il costo del lavoro. P-Robot non si limita a questo. Il suo grande pregio è permettere di non scegliere in fase progettuale una strategia produttiva definita: può risolvere esigenze diverse, grandi lotti, piccoli lotti, kit, lotti unitari ma anche integrazione a valle, automazione totale, automazione parziale, nessuna automazione in funzione delle necessità. Il mercato ha perfettamente compreso le potenzialità di P-Robot, e sta confermando la bontà delle nostre scelte».
a cura di Redazione
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