Salvagnini offre taglio laser ad alta produttività e bassi consumi con automazioni per carico, scarico e sorting ad alta flessibilità ed efficienza tutto sviluppato internamente.
Salvagnini è stata tra le prime aziende al mondo a investire nella tecnologia del laser in fibra, accumulando un know-how avanzato che ha portato a sviluppare al proprio interno soluzioni di taglio ad alta produttività e versatilità, in grado di garantire consumi ridotti e costi di esercizio competitivi.
Le due famiglie di macchine laser L3 e L5 dell’azienda vicentina, oggi Gruppo multinazionale con oltre 500 milioni di fatturato, più di 2000 dipendenti in 36 Paesi nel mondo, 5 stabilimenti produttivi e 25 filiali, sono l’espressione massima della tecnologia che da anni incontra l’apprezzamento di numerosi clienti che operano in svariati settori applicativi.
Il recente progetto sviluppato da Salvagnini per proporre un taglio laser di grande formato completo di automazione per il carico/scarico e sorting si basa proprio sulla lunga tradizione e sul know-how aziendale in tema di laser fibra, automazione e software.
«Le macchine di grandi dimensioni, in particolare la nostra L3 6020 – esordisce Pierandrea Bello, Product Manager di Salvagnini per le tecnologie laser – sono presenti e apprezzate dal mercato da diversi anni, ormai. Oggi la vera novità è legata allo sviluppo della loro automazione, rivolta alle attività di carico, scarico e sorting, dove a una meccanica robusta e affidabile abbiniamo un sistema di programmazione software avanzato e intuitivo. Combinando le nostre competenze in tutti questi ambiti siamo in grado di approcciare il mercato con una soluzione che garantisce alta produttività grazie a una serie di sistemi perfettamente integrati tra loro e sviluppati da un unico fornitore: Salvagnini».
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L3 6020, gli highlights
Come le altre macchine laser Salvagnini, anche il modello L3 6020 presenta la classica struttura, brevettata dall’azienda di Sarego (VI), a trave portante, con manipolatore ad aeroplano alleggerito che assicura numerosi vantaggi, quali elevata rigidità, rapidità, precisione di posizionamento e accessibilità a tutto il campo di lavoro. Per una migliore stabilità e prestazioni uniformi in tutto il campo di lavoro, nella struttura della macchina è presente anche un gantry centrale, oltre ai due posizionati alle estremità.
«Questo tipo di struttura – sottolinea Bello – pur essendo molto lunga ha una rigidità confrontabile con quella delle macchine più piccole; in sostanza, otteniamo le stesse prestazioni cinematiche e dinamiche delle soluzioni più compatte. Per quanto riguarda l’equipaggiamento a livello di sorgenti, stiamo presentando L3 6020 con una sorgente laser ad alto rendimento da 8 kW ad alta densità di potenza: è una configurazione che assicura migliori prestazioni in termini di velocità di taglio e di maggiore efficienza nei consumi di energia e di gas. Ciò proprio grazie alla sorgente ad alta densità di potenza. Volendo fare un confronto con sorgenti tradizionali, questa soluzione di taglio consente di raggiungere prestazioni paragonabili a una sorgente da 10 kW con consumi simili a una da 6 kW».
Questa nuova proposta, oltre che dal punto di vista delle prestazioni, si rivela vantaggiosa per la sostenibilità economica: ridurre la potenza della sorgente mantenendo elevate velocità di taglio significa, a parità di prestazione, ridurre i consumi di energia e di gas. Inoltre, il minore consumo della sorgente consente anche di ridurre la taglia del refrigeratore. Va ricordato che il concetto di sostenibilità è saldamente legato al modus operandi di Salvagnini che ha scelto da più di vent’anni anni di adottare standard di tutela ambientale e di gestione energetica, estendendo lo stesso approccio anche alla progettazione delle proprie macchine, alla formazione del personale, all’ottimizzazione dei processi e alla razionalizzazione della catena di fornitura.
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Un concentrato tecnologico
«Sono tante le soluzioni adottate sulla L3 6020 – afferma Bello – che rendono questa macchina estremamente efficiente, Per esempio, è presente un sistema di cambio pallet elettrico molto veloce con funzione di minimizzazione delle movimentazioni; oppure, per ottimizzare il nesting o gli sfridi, la macchina è dotata di sistemi di visione artificiale che vengono impiegati anche per le lavorazioni multisheet, cioè quando un pallet carica più di un foglio e, grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale, è possibile associare a ciascun foglio le varie lavorazioni definendo in automatico le diverse origini. Questa funzionalità non è una novità assoluta, ma assume una valenza ancora maggiore sulle macchine di grandi dimensioni perché aumenta la possibilità di tagliare fogli in formati più piccoli o i classici spezzoni provenienti da precedenti lavorazioni. Altra tecnologia ormai consolidata e che in tempi recenti sta assumendo un peso specifico sempre maggiore è il taglio in aria compressa, che porta risultati significativi soprattutto in termini di costi operativi. Con l’avvento delle sorgenti laser in fibra è stato possibile ridurre i consumi energetici, i costi di manutenzione e i costi pezzo, ma non il costo del gas di assistenza. Il taglio in aria compressa è più economico di quello in azoto; è quindi naturale che l’utilizzo dell’aria compressa come gas di assistenza sia uno dei temi più interessanti e attuali per il taglio laser».
L3 è nativamente predisposta per il taglio in azoto e in ossigeno. L’evoluzione dell’opzione Salvagnini ACUT estende le possibilità di L3 per tagliare con aria compressa opportunamente trattata: in base alla potenza della sorgente oggi è possibile raggiungere spessori fino a 20 mm con una produttività simile a quella del taglio in azoto.
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Sostenibilità crescente con l’automazione
«Gli obiettivi di efficienza e sostenibilità sempre perseguiti da Salvagnini – spiega ancora Bello – assumono una rilevanza ancora maggiore quando si parla di automazione. Abbiamo un range di soluzioni di automazione molto ampio e modulare: il 70% delle nostre macchine installate è con automazione e più del 35% è con sorting automatico. Oggi, con l’aumento delle potenze e le velocità di taglio e con l’ampliamento dei settori applicativi verso aziende che lavorano spessori sottili su grandi formati, la lavorazione dei fogli dura molto meno, pochi minuti, e gli operatori devono eseguire frequenti operazioni di carico/scarico con evidenti ricadute negative sull’efficienza della macchina, soprattutto se di grande dimensione. Magazzini e dispositivi automatici di carico/scarico/sorting incrementano l’autonomia del sistema e permettono di recuperare efficienza sia nella singola fase di lavorazione sia nel processo produttivo, eliminando i colli di bottiglia e riducendo l’impatto del costo del lavoro».
La versione automatizzata della L3 6020 proposta da Salvagnini contempla l’integrazione del sistema ADLU, dotato di organi di presa a ventose e di attrezzatura di scarico a pettine, che permette di automatizzare le fasi di carico/scarico, garantendo tempi ciclo estremamente rapidi. «Essere efficienti nella produzione – sottolinea Bello – è un obiettivo sempre migliorabile e coinvolge molti elementi della macchina e dell’automazione. In quest’ottica abbiamo lavorato anche sull’ADLU dotandolo dell’Adaptive Vacuum Control, un sistema intelligente che monitora costantemente il grado di vuoto nelle ventose in presa e attiva la generazione di vuoto solo quando necessario: la riduzione nei consumi di aria compressa è di circa il 90%. È facile comprendere che il risparmio di energia è maggiore sulle macchine grandi stante il numero superiore di ventose. Inoltre, l’automazione ADLU integra il sistema di sorting automatico MCU che sviluppiamo al nostro interno, rendendoci unici nel panorama internazionale dei costruttori. L’MCU genera importanti benefici: eliminazione del sorting manuale con conseguente riduzione dei costi di manodopera e del rischio di incidenti, affidabilità, costanza dei tempi, ottimizzazione del flusso produttivo, miglioramento della tracciabilità delle lamiere e delle parti lavorate e, non ultimo, alta flessibilità e versatilità della macchina». Su MCU è disponibile l’opzione Full Multigripping, che consente di movimentare contemporaneamente più parti tagliate diverse e impilarle nelle rispettive stazioni: la riduzione della movimentazione e dei consumi è significativa.
«A fronte di una valida meccanica – conclude Bello – serve un valido software di sorting. La soluzione Salvagnini si chiama Nexus, il software dedicato alla programmazione dei dispositivi di sorting automatico MCU, nato proprio per assicurare a MCU flessibilità e versatilità massime indipendentemente dalle strategie di produzione scelte. Facile da usare e in grado di soddisfare le esigenze sia del terzista sia del produttore OEM, Nexus consente di sfruttare tutte le funzionalità di MCU in base alle necessità d’uso, riducendo i tempi di attesa intermedi e assicurando all’automazione di sorting massima reattività».
a cura di Davide Davò ed Ernesto Imperio
a cura di Redazione
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